In certe condizioni di calma, mentre i luoghi da scoprire o riscoprire rivelano ombre e prospettive nuove, si può sognare da svegli, e farsi prendere da storie e favole che sembrano uscire dai luoghi, come se ci aspettassero lì da sempre. Camminando e sostando, siamo più pronti ad accogliere le emozioni e le fantasie. I percorsi possono essere in modalità “visita guidata”, oppure artisticamente illuminati in modo da favorire la contemplazione e il silenzio.
Le storie-quasi-sogni sbucano all’improvviso, da dietro il verde o le pietre, da dietro la natura o l’architettura. A volte ci si ferma per un quarto d’ora, a volte per un’immagine di pochi istanti…

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L’idea fissa del Bianco è di fare un grande spettacolo. Quella dell’Augusto di essere un bravo compagno del La compagnia compone lo spettacolo specificamente per il luogo selezionato, con opportuni sopralluoghi e contatti con le persone competenti del posto. La composizione avviene pescando, per le soste teatrali, in un repertorio di una quindicina di storie. Le immagini di percorso invece vengono realizzate direttamente sul luogo. Ogni spettacolo può contenere fino a sei storie. Tutti gli aspetti tecnici sono a carico della compagnia, mentre quelli logistici dovranno essere perfezionati con l’Ente organizzatore.

Con:
Lucia Zaghet, Daria Sadovskaia, Giulia Colussi, Jacopo Pittino
Drammaturgia e Regia di Ferruccio Merisi
Uno spettacolo della Compagnia Hellequin
Una produzione: Scuola Sperimentale dell’Attore/ L’Arlecchino Errante